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Cos’è l’indirizzo IP 127.0.0.1 e perché è menzionato così tanto

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A volte quando si scherza fra gente che ha una mentalità più tecnica della rete e la tecnologia in generale, si può sentire menzionare quest’indirizzo IP. Ma come mai è così popolare? Iniziamo col definire le basi: l’indirizzo IP 127.0.0.1 ha origini praticamente antichissime, ed è stato concepito come un indirizzo di base che può essere usato come una soluzione di Loopback. A volte quest’indirizzo viene semplicemente definito come un indirizzo di Loop.

Che utilità ha un indirizzo del genere? Innanzitutto, dovete immaginare che ogni cosa al mondo ha un indirizzo IP che ne definisce la propria esistenza nella rete interna e quella esterna. In questo esatto momento avete in vostro possesso un dispositivo che ha un indirizzo IP interno (attraverso il proprio Router) ed uno esterno, che comunica con il resto della rete. Ogni sito web ha un server con il proprio IP, e così via.

Questo significa però che in ogni prodotto è presente quest’elemento di Loopback. L’indirizzo 127.0.0.1 ha l’utilità di riferire le proprie informazioni al sistema stesso. In poche parole un qualsiasi messaggio, contenuto o file viene mandato e fatto circolare all’interno del dispositivo, creando perciò un cerchio (loop) nel quale non trova mai uscita. Questo risulta nella maggior parte dei casi nell’impossibilità di contattare quello che si desidera, o mandare comunque un qualsiasi contenuto a destinazione.

Quindi per fare un esempio, se cerchiamo di lanciare un messaggio all’indirizzo 127.0.0.1 questo semplicemente circolerà a vuoto all’interno del nostro sistema stesso, non arrivando mai a destinazione. Il Loop viene anche interpretato come un contenuto che non può interagire con altri programmi o sistemi, perciò è effettivamente bloccato e non potrà procedere oltre il proprio Loop interno.

L’utilità di usare un indirizzo di Loopback è perciò evidente. Può essere usato non solo per bloccare contenuti che non intendiamo vedere o lasciar accedere al PC, ma è anche utile per mettere in “circolo” qualcosa in attesa che venga diretto verso un altro traffico. Ad esempio un sito può comunicare con l’indirizzo di Loop, ma questo viene istantaneamente intercettato e portato poi ad un altro indirizzo. Questo è un comportamento tipico che si può assegnare al file Hosts d’un qualsiasi dispositivo, che sia Windows o Android.

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